Open Day e progetto biblioteca: la campionessa Enza Petrilli centra il bersaglio, emozionando i presenti

Sabato 13 gennaio 2024 il Liceo Scientifico “M. Guerrisi” di Cittanova ha aperto le porte a famiglie e alunni in occasione della giornata dell’Open Day. I visitatori, accompagnati dagli studenti, hanno visionato i vari ambienti dell’Istituto e gli spazi appositamente allestiti all’interno e gestiti direttamente dai docenti interessati, coadiuvati dagli alunni selezionati.
In Aula Magna “Falcone-Borsellino” gli ospiti hanno avuto la possibilità di ricevere il saluto da parte dei collaboratori del DS, Dott. Clelia Bruzzì, vale a dire il professore Zappone Sergio e il professore Curinga Domenico, insieme alla campionessa paralimpica Enza Petrilli, presente nell’Istituto in collaborazione con il “Progetto biblioteca: lettura e scrittura, medicina dell’anima”, per la presentazione del suo libro “Io sono freccia”, un libro emozionante che parla di rinascita. La campionessa paralimpica Vincenza Petrilli è diventata un esempio di forza di volontà. In questa autobiografia si mette a nudo raccontando come la sua vita sia cambiata dopo l’incidente che l’ha lasciata su una sedia a rotelle.
Enza Petrilli è nata a Taurianova nel 1990. Viveva una vita ordinaria, tra lavoro e affetti, in particolar modo della sua famiglia e dell’amore della sua vita, Michelangelo, fino al 27 luglio 2016. Era una calda sera d’estate. Enza si trovava in macchina in compagnia dei suoi amici e del suo fidanzato; si dirigevano ad una festa di paese, quando ad un tratto ci fu lo schianto, il vuoto.
Enza si è svegliata dopo qualche giorno su un lettino di ospedale, inconsapevole del fatto che la sua vita, da quel giorno, avrebbe avuto una sfumatura diversa, con una nuova compagna di vita: la carrozzina.
Da una città all’altra, da un ospedale all’altro, è andata oltre il dramma, ha dovuto affrontare le paure e vincere su di loro, sfidandole, rendendo la sua debolezza un punto di forza. La sua determinazione l’ha portata ad essere un’arciere, una campionessa di tiro con l’arco. Vincitrice di nove medaglie in un anno, si è aggiudicata la medaglia d’oro ai mondiali di Dubai 2022 e un’altra a una tappa di coppa Europa in Repubblica Ceca, ottenendo anche il secondo posto alle Paralimpiadi di Tokyo. Grazie allo sport ha ricominciato a vivere, diventando l’esempio per disabili e normodotati. È così che si ritroverà in un progetto di nome “Aida”, un’associazione nata da un’idea di Reno Insardà, che ha voluto racchiudere il suo concetto d’amore e di solidarietà in una Onlus, pensando a tutte quelle persone diversamente abili, con l’intento di reinserirle nella società attraverso lo sport. La gestirà insieme a Michelangelo e Alessandro, un altro dirigente. Le verrà proposto il privilegio di far parte delle Fiamme d’Oro, diventando un effettivo agente della Polizia di Stato.
I ragazzi che hanno partecipato all’incontro hanno dimostrato il loro interesse, ponendo tante domande alla campionessa, esponendo le loro curiosità. L’obiettivo di Enza, infatti, è quello di mostrare ai giovani che la diversità non è altro che un’altra forma di normalità. Ha lasciato un segno del suo passaggio in ognuno dei ragazzi, offrendo loro una nuova prospettiva dalla quale affrontare la vita, esortandoli ad avere la forza di non mollare mai e di credere in se stessi, non ammettendo rinunce.
È stato il destino che ha scelto per Enza. Senza le sue esperienze, senza quel dolore, senza quell’incidente non sarebbe stata la persona che è adesso, non sarebbe stata “la freccia”.

 

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