L’autore de “Il marchese del grillo” ospite del Liceo Guerrisi

Il liceo scientifico Michele Guerrisi ospita il giornalista e scrittore italiano Luca Desiato, autore de “Il Marchese del grillo”, per presentare la nuova edizione del suo romanzo “Galileo mio padre”, costruito intorno al diario di suor Maria Celeste, la figlia che ebbe Galileo Galilei nel 1600 dall’amore con una popolana.

Il convegno, indirizzato alle classi quarte, si è svolto il 28 ottobre ed ha avuto inizio con un cortometraggio musicale sul processo e l’abiura di Galileo Galilei.

Dopo i ringraziamenti e gli elogi ad ospiti, studenti e professori da parte del vicepreside Sergio Zappone, la parola è stata presa dal professore Pace (in rappresentanza del professore Bova, presidente del Rhegium Juli) che ha presentato l’autore Luca Desiato e il presidente del centro studi reale Antonio Gatto.

Quest’ultimo ha esposto, brevemente il contenuto del libro, soffermandosi su due aspetti, per lui fondamentali, da cogliere durante la lettura.

Il primo tra questi è la capacità, dello scrittore di suscitare nel lettore, una sensazione di traslazione in un’epoca a noi lontana, riuscendo a trasportarlo in quel contesto “scomodo”, appunto il 1600, epoca piena di contraddizioni ma, allo stesso tempo, carica di notevoli fermenti culturali.

L’altro aspetto, prettamente sentimentale, è l’amore filiale di suor Maria Celeste verso il padre: Galileo Galilei, che riesce a trasmettere facendo riferimento alle 127 lettere da lei inviate, nell’arco di tempo di circa dieci anni.

Alla presentazione iniziale è seguita l’esecuzione di brani al pianoforte da parte di Rocco Scionti, alunno frequentante la 4° I , il quale ha accompagnato l’intervento di Angelica Fazari di 4°A, che ha sottolineato come nel libro di Desiato, scopriamo un Galilei non come siamo abituati a sentirne parlare, nella veste di: scienziato, fisico, filosofo, ma, in quella di padre, toccando la sfera personale e intima del personaggio più rappresentativo del nostro 1600.

La parola passa, poi all’autore che condivide una riflessione sull’importanza della lettura: “maturiamo vivendo e viviamo maturando” lasciando intendere che a maturare sono i nostri sogni e la nostra immaginazione.

“Quando leggo trasmetto a me stesso parole, che sono chiavi per immagini mentali che costruiranno un percorso infinito che le parole delimitano” continua, affermando che, secondo il suo pensiero, è proprio questo che ci distingue dagli animali.

Il convegno si snoda tra l’accompagnamento musicale e la lettura delle lettere declamate da: Angelica Fazari, Caterina Luccisano, e Chiara Prestileo, sulle quali si sono basati gli interventi successivi da parte degli studenti, portando avanti un dialogo magistralmente condotto dagli interlocutori.

L’ autore ha più volte sottolineato l’amore filiale di Suor Maria Celeste, suggellandolo con una riflessione molto significativa:

“La donna della sua vita è stata sua figlia, lei in silenzio faceva domande e in silenzio lo ascoltava”, tutto questo nonostante fosse una religiosa convinta, non le impedisce di sostenere  il padre nei sui studi, che l’autore paragona ad una strada con curve sempre più strette , capaci di condurlo  fino al Tribunale dell’Inquisizione.

BENEDETTA BRESCIANI

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