XXVII giornata della Memoria e dell’Impegno delle Vittime innocenti delle mafie

Lunedì 21 marzo a partire dalle ore 8:30, nella sede del Liceo Scientifico Statale “M. Guerrisi” di Cittanova, si svolgerà la cerimonia di intitolazione della Biblioteca Scolastica alla memoria di Francesco Vinci, giovane cittanovese, studente della stessa scuola attivamente impegnato nel sociale che il 10 dicembre 1976 vide la sua giovane vita stroncata brutalmente dalla violenza mafiosa.
La cerimonia che si inquadra nell’ambito delle numerose iniziative attivate dalla scuola e volte a promuovere la cultura della legalità e del rifiuto della sopraffazione mafiosa, assume un ulteriore rilievo in quanto si terrà in concomitanza con la XXVII giornata della Memoria e dell’Impegno delle Vittime innocenti delle mafie promossa da Libera per ricordare tutte le vittime innocenti di mafia. Prima della scopertura della targa commemorativa si terrà un incontro presso l’Auditorium del Liceo, al quale interverranno il prof. Francesco Adornato Rettore dell’Università di Macerata, Francesco Cosentino sindaco di Cittanova, Don Pino Demasi referente territoriale di Libera, S.E Massimo Mariani Prefetto di Reggio Calabria, Dott. Alessandro Nicodemi Direttore Uff. VI A.T. Reggio Calabria. I lavori saranno moderati dalla D.S. Dott.ssa Clelia Bruzzì.
Al termine dell’incontro i partecipanti si recheranno presso la biblioteca scolastica per procedere alla cerimonia di intitolazione. Successivamente i ragazzi del Liceo ricorderanno, attraverso la lettura dei nominativi, le persone di cui conosciamo le storie, quelli di cui sappiamo solo il nome ed i tanti dei quali non abbiamo ancora conoscenza che, dal 1862 ad oggi sono cadute vittime incolpevoli della violenza mafiosa.

Biografia Francesco Vinci
Francesco Vinci è nato a Cittanova il 27 gennaio 1958 ed è morto il 10 dicembre 1976.
E’ una vittima innocente della mafia, ucciso per errore in un agguato mafioso mentre frequentava
il quinto anno del Liceo Scientifico di Cittanova.
Francesco Vinci da studente è stato particolarmente attivo nella scuola ed è stato componente del
Consiglio d’Istituto, funzione che esercitò, come testimoniato dalla Preside dell’epoca, “nel
rispetto del suo ruolo e del mio ruolo, che per me rappresentò una lezione, attraverso la quale io
imparai come si lavora con gli studenti”.
Vide, nell’entrata in vigore dei Decreti Delegati, l’apertura di un nuovo spazio per la
partecipazione degli studenti alla gestione della scuola, assieme alle altri componenti scolastiche,
per una scuola moderna, attrezzata didatticamente e adeguata ai tempi.
Studente impegnato, studioso, di valore, capace di avere un rapporto positivo con gli altri, di una
generosità che fa la cifra principale della sua vita.
Nel corso degli studi liceali, ha frequentato assiduamente la biblioteca scolastica, per
approfondire lo studio delle materie e le problematiche di carattere storico-sociale, così come
testimoniato dai docenti che all’epoca ne erano i responsabili.
Francesco Vinci si era particolarmente esposto nei dibattiti svoltisi in quei giorni sul tema della
lotta contro la mafia, in occasione della visita fatta in provincia da una delegazione di parlamentari
per conoscere più a fondo il fenomeno e rafforzare gli strumenti necessari per combatterlo:
“Bisogna spezzare questa ragnatela che ci opprime”, aveva detto Vinci, parlando a nome degli
studenti del Liceo scientifico nell’assemblea svoltasi al municipio di Cittanova, pochi giorni prima
della sua morte.
Francesco Vinci è stato tra i più sensibili al processo di crescita culturale e morale dell’Istituto ed è
per questo che la sua tragica uccisione colpì duramente l’istituzione scolastica in una delle sue più
valide componenti.
Per tale ragione la scuola, in tutti i suoi organi, avvertì l’esigenza di reagire con una protesta
immediata e forte contro la criminalità mafiosa.
La sua uccisione per mano della barbara violenza mafiosa scosse le coscienze provocando un vasto
e inedito moto di reazione antimafia da parte dell’universo studentesco e giovanile dell’intera
Piana di Gioia Tauro.
Intorno alla figura di Francesco Vinci si sono stretti i suoi giovani compagni del liceo scientifico, i
professori e la preside, gli studenti e la società civile dell’intero comprensorio della Piana di Gioia
Tauro; si sono svolti dibattiti e manifestazioni; sono sorti comitati di lotta antimafia degli studenti;
è cresciuta una volontà di combattere per contrastare questo fenomeno ed impedirgli di nuocere
ulteriormente.
A Francesco Vinci il Comune di Cittanova ha intitolato una via cittadina e il Polo della Legalità.
Sulla sua figura è stata prodotta un’opera teatrale.